J. Pascal Sebah (1838-1886), "Il Cairo. Tombe e Moschea del sultano El Barkouk", 1870-1880 circa, stampa all'albumina, 198x260 mm, inv. VE Albo G 3/64
J. Pascal Sebah aveva iniziato la propria attività nel 1857 aprendo lo stabilimento El Chark (motto arabo che significa “Oriente”) a Costantinopoli, insieme ad Antoine Laroche, nella cosiddetta “Avenue des Photographs”, la Grande Rue de Péra, al numero 439 di fianco all’ambasciata di Russia. L’atelier si era specializzato nei costumi orientali, filone molto richiesto dai viaggiatori europei dell’epoca, e nella veduta, riprendendo monumenti, architetture e luoghi tra i più rappresentativi della capitale. Il nome di Sebah comparve a diverse esposizioni, da quella Universale di Parigi del 1867 a quelle della Société Française de Photographie, di cui fu membro, del 1869 e del 1870. Nel 1873 aprì uno studio anche al Cairo e nello stesso anno fu premiato all’Esposizione Universale di Vienna dove, ormai fotografo ufficiale del sultano, presentò un album di 42 fotografie, intitolato Les Costumes populaires de la Turquie en 1873, dedicato ai “tipi” popolari, diffusi anche nella produzione di altri atelier fotografici, come il portatore d’acqua, lo straccivendolo, i dervisci. I soggetti di Sebah sono resi senza eccessivi artifici, dati da accessori o fondali dipinti. Nei suoi cataloghi le vedute dell’Egitto comprendevano le tombe dei Mamelucchi, le piramidi, la cittadella di Assuan, il tempio di Abu Simbel, la valle dei Re e tutti i luoghi di maggior interesse archeologico. Per queste immagini venne premiato all’Esposizione di Philadelphia del 1876 e a quella di Parigi del 1878.