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Il Civico Archivio Fotografico di Milano, fondato nel 1933 al Castello Sforzesco, è uno dei più importanti istituti italiani dedicati alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio fotografico. Conserva circa un milione di fotografie originali databili dal 1840 ai giorni nostri, testimoni della storia della fotografia così come della storia dell'arte, dei musei e dei loro allestimenti, dell'architettura, del design, delle trasformazioni urbanistiche, della storia sociale e politica, dei viaggi e delle esplorazioni in diverse parti del mondo.
La costituzione dell’Istituto si deve alla passione e agli interessi dell’architetto Luca Beltrami (1854-1933), fotografo e raffinato collezionista di fotografie, promotore di tutte le pubbliche collezioni di fotografia della città. Il suo intero archivio pervenne al Comune di Milano dopo la sua morte e fu reso disponibile al pubblico nella Sala del Tesoro al Castello Sforzesco sin dal 1936. Le fotografie personali di Beltrami (la Raccolta Beltrami) furono poi unite al patrimonio fotografico civico, insieme di campagne fotografiche sui beni storico-artistici promosse e concordate da Beltrami con molti fotografi, tra cui Antonio Paoletti, suo fotografo di fiducia. Si unirono quindi, a questi primi nuclei, la Raccolta Iconografica, insieme di fotografie sul patrimonio artistico raccolte dai direttori dei Musei civici Giorgio Nicodemi (1891-1967) e Costantino Baroni (1905-1956), e i fondi storici del Museo del Risorgimento. Il Civico Archivio Fotografico ha continuato nel tempo e continua tutt'oggi ad acquisire importanti fondi e archivi fotografici, promuovendone la conoscenza e la valorizzazione attraverso lo studio e la ricerca scientifica.