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Henri Cartier-Bresson (Chanteloup-en-Brie, 1908 – L'Isle-sur-la-Sorgue, 2004) è stato un celebre fotografo francese, considerato pioniere del fotogiornalismo. A lui e alla sua fotografia vengono dedicate da oltre cinquant'anni mostre in tutto il mondo con l'obiettivo di promuovere un linguaggio artistico e un uso del mezzo fotografico unici nel loro genere.
In occasione di Milano Museo City 2021, per il ciclo di incontri “Lavori in corso al Civico Archivio Fotografico”, Monica Mariosi racconta del fondo Henri Cartier-Bresson ed esamina il rapporto tra il fotografo e la città di Milano nel fervente clima artistico degli anni ’50.
In Archivio si conservano circa 40.000 negativi su lastra di vetro e altri supporti che costituiscono un fondo storico cresciuto lungo tutto il corso del Novecento. Ancora oggi rimane molto da scoprire: attualmente, grazie alla catalogazione in corso, si stanno studiando i negativi realizzati dal fotografo Vincenzo Aragozzini, più di 2000 fototipi. Vincenzo Aragozzini (Milano 1891-1974), noto fotografo nel mondo dell'industria, nei suoi esordi lavora anche nel campo dell'arte, dell'architettura e della cronaca politica, si cimenta nella fotografia di paesaggio e nella ritrattistica.
Ilaria Calamera racconta gli studi in atto, durante il ciclo di incontri "Lavori in corso al Civico Archivio Fotografico" in occasione di Milano Museo City 2021.
Per la serie di incontri "Lavori in corso al Civico Archivio Fotografico" realizzati da studiosi e collaboratori dell'archivio in occasione di Milano Museo City 2021, Sofia Brugo racconta la figura di Cesare Colombo e il suo rapporto con la città di Milano.
L'Archivio conserva alcune tra le fotografie più significative del fotografo, donate nel 2018 dagli eredi. Le immagini sono tutte realizzate a Milano, città in cui Colombo ha sempre vissuto e che ha costantemente documentato in tutti i suoi aspetti politici e sociali. Egli vive i cambiamenti della città ed è spinto a documentare nella piena consapevolezza dell'importanza del ruolo del fotografo e del suo impegno civile. Attratto dallo spazio urbano e dalla relazione tra persone e ambiente, Colombo cattura i momenti del vivere quotidiano, dimostrando un forte interesse per la realtà che lo circonda e un'attenzione all'agire e alle relazioni umane che lo porta ad accostarsi alla folla e a coglierne gesti, volti e sguardi.
La dott.ssa Silvia Paoli, conservatore del Civico Archivio Fotografico, presenta un approfondimento sui chimigrammi di Paolo Monti in occasione dell’appuntamento con Museo Segreto per Milano Museo City 2021.
Paolo Monti (1908-1982), tra i maggiori fotografi italiani del Novecento, sperimenta nei chimigrammi, monotipi creati su carta fotosensibile con mezzi puramente chimici e senza ripresa, potenzialità espressive insolite. Egli realizza immagini dotate di una vera e propria autonomia espressiva: con l’uso della carta fotografica e di reagenti chimici, crea immagini “astratte”, tracce, impronte, segni che riconducono all’esemplare unico, secondo un percorso progettuale che mostra evidenti rimandi alle pratiche pittoriche a lui contemporanee.
La mostra “Cesare Colombo. Fotografie / Photographs 1952-2002”, tenutasi nel 2020 al Castello Sforzesco, a cura di Silvia Paoli con Silvia e Sabina Colombo, sottolinea l’interesse di Cesare Colombo, uno dei fotografi più rappresentativi del secolo scorso, per la città di Milano. Al centro della sua attenzione il fattore umano, la riflessione, empatica e militante, sulle condizioni di vita nella metropoli, dal boom economico alla contemporaneità.
È possibile acquistare online il catalogo della mostra, tramite il sito web della casa editrice www.silvanaeditoriale.it