BIANCO e NERO. Ugo Zovetti fotografo a Milano 1990 - 2010

BIANCO e NERO. Ugo Zovetti fotografo a Milano 1990 - 2010

a cura di Silvia Paoli in collaborazione con Giacomo Giordano e Margherita Ossola

Milano, Sala conferenze Civico Archivio Fotografico – Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli”

25 ottobre - 10 dicembre 2012

La mostra BIANCO e NERO – Ugo Zovetti fotografo a Milano 1990 - 2010, composta tutta di stampe in bianco e nero eseguite personalmente dall’autore nei suoi ultimi anni di vita, è stato un omaggio che il Civico Archivio Fotografico di Milano ha dedicato a un fotografo di grande interesse la cui attività è ancora in gran parte inesplorata. Il percorso espositivo, ospitato nella Sala conferenze “Achille Bertarelli” al Castello Sforzesco di Milano, si è concentrato sugli ultimi vent’anni di attività di Zovetti e in particolare sulle serie dedicate al capoluogo lombardo, alle vetrine, ai manifesti e al centro sociale Bulk, finora mai esposte al pubblico.

Attraverso le fotografie esposte, la mostra ha voluto approfondire temi cari a Zovetti come la morfogenesi, così  chiamata dallo stesso autore, che parte dalla serie dedicata al Monte Stella, prosegue con i Rottami di San Menaio e giunge alle accumulazioni e stratificazioni di scarti usati dai ragazzi del centro sociale Bulk per creare sculture antropomorfe. La ricerca di Zovetti richiama la poetica novecentesca dell’object trouvé nel suo appassionarsi a bambole, fotografie, lettere, scarti di lavorazioni industriali come plastiche fuse, lamiere e rottami, divenendo metafora della stessa operazione della fotografia sul reale, cioè il prelievo del frammento, di ciò che non è concluso, definito, certo.

“Il colore è superficiale, epidermico, retinico. Il bianco e nero è mentale”. Così dichiarava Ugo Zovetti, che fu sempre fortemente impegnato nella ricerca delle ragioni del proprio fare, con una passione che lo portò al cuore stesso della specificità fotografica e del suo rapporto con il reale. Per tutta la sua carriera rimase costante la scelta del bianco e nero a conferma di una dedizione intellettuale, cifra di un’intera vita.